Richiodatura Via Cinquetti-Burdino alla Rocca Sbarua

… a cura di Federico Marcellino

La Rocca Sbarua vista dalla Borgata Dairin

In data 12-07-2017 la Via è stata completamente richiodata con materiale Kinobi in acciaio Inox.
Il Materiale è stato messo a disposizione dalla Sezione CAI di Pinerolo.

La relazione qui presente riprende il testo della Guida di Motti del 1969 e il disegno è tratto dalla Guida di Costa e Gillio del 1988.

E’ da notare come in L6 non sia citato “il passaggio della quercia”, tale passaggio potrebbe essere una Variante ed oggi appartenere alla Super Cinquetti.
Pochi metri a destra del “passaggio della quercia” vi è un diedro (come da disegno) già spittato (probabilmente in epoca Carbone) che si ricongiunge appena sopra la quercia. La relazione non è comunque precisa.

L’ultimo tiro non è chiodato e nelle ultime guide non è più citato.
Scalabile facilente con friend medio-piccoli (sosta ottima in conune con altra via), comunque utili se si vogliono integrare alcuni passaggi durante la via.

Discesa:
A piedi da S8 con catene per arrivare nel canale o dalla sommità del torrione se si scala l’ultimo tiro.

Relazione (Tratta dalla Guida di Motti):
L1: Seguire la cresta per 30 m, superando placche divertenti (3°), quindi una breve placca a ds porta ad un comodo terrazzo (3° sup).

L2-L3: Continuare per un canale-camino, salire un corto diedro e giungere ad una cengia erbosa sotto una paretina verticale solcata da una fessura sottile.

L4: Superarla in Dulfer (4°) e continuare per lo spigoletto seguente fino ad un aereo terrazzino (15 m 3° sup).
Dal terrazzino scendere leggermente e portarsi sulla grande placca a ds.
Traversare orizzontalmente a ds (ch in alto a sn) per una diecina di m, giungere sotto un tetto e traversare a ds sotto il medesimo, raggiungendo dopo tre m un comodo terrazzo (dal terrazzino 15 m 4° inf).

L5: Salire verticalmente per pochi m, quindi sfruttando in Dulfer una lama sporgente a sn, si giunge ad una placca scabra, che porta a ds ad una piantina e ad un buon punto di sosta (un ch, 25 m 4°).

L6-L7: Salire sul filo di cresta per facili placche fino ad una strettissima cengia erbosa che si segue verso ds per 15 m fino ad un terrazzo presso due piante, alla base di un diedro con blocchi.

L8-L9: Superare il diedro (4° inf), raddrizzarsi su un blocco e per una breve placca giungere alla base di uno spigoletto. Seguirlo (30 m 3°) fino in vetta allo sperone.

N.B.: In alcuni passaggi (vedi tiro della Nicchia L5 e Traverso L7) sono stati aggiunti alcuni spit da parte di ignoti precedentemente alla richiodatura completa banalizzando (a mio avviso) la via, per una presunta miglior sicurezza.

Ecco uno screenshot tratto da FB a ricordare la storia di questa Via:

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