Chi troppo, chi troppo poco.

I mesi che stiamo vivendo, lo immaginerete, sono avari di corsi. Nell’ordine, la Scuola Intersezionale Valli Pinerolesi ha dovuto rinunciare alle ultime uscite dell’SA1 del 2020 (oltre che, ben più grave, alla tradizionale cena di fine corso), agli interi corsi A1 (previsto per la tarda primavera-estate) e AL1 (classico autunnale) e, last but not least, all’SA1 2021.

In questo contesto gli istruttori, frastornati dalla prospettiva di tutti questi weekend liberi, hanno imbastito un serrato programma di aggiornamenti: 6 giornate per gli alpinisti (cascate, misto, alta montagna e roccia) e 5 per gli scialpinisti (barella, ARTVA avanzato, cartografia, simulato di valanga e qualcos’altro che ancora deve essere inventato). Ed è tutto uno scambiarsi tra gruppi di istruttori: alpinisti che si meravigliano di fronte a barelle costruite con gli sci, scialpinisti impossibilitati a strusciare i piedi da voluminosi ramponi da ghiaccio.

Finora si sono svolte due giornate.

La prima (domenica 14 febbraio, San Valentino di fuoco), troppo fredda o troppo poco calda che dir si voglia, ha visto baldi istruttori e energiche istruttrici alle prese con le colate ghiacciate di Pineta Nord. Per sconfiggere la temperatura eccezionalmente scesa di parecchi gradi sotto lo zero, qualche coraggioso si è portato un fornelletto… peccato che, mentre si armeggiava invano per accenderlo, l’acqua sia gelata nel pentolino.

Pineta Nord

La seconda (domenica 21 febbraio, primo giorno di primav… ah, no?), troppo calda o troppo poco fredda, ci ha visti arrancare spediti (chi spediva e chi arrancava) lungo le pendici sud-occidentali di Rocce Founs… da cui siamo scesi tutt’altro che in velocità, trascinando barelle di fortuna in metri di polenta. Montare le slitte con gli sci ci ha comunque impegnati abbastanza per lasciare il tempo alla neve in ombra di tornare a comporsi in crosta insciabile.

In vetta a Rocce Founs

Se leggete questo breve resoconto con l’idea di iscrivervi in futuro ai corsi della SIVALPI, ora sapete che gli istruttori e le istruttrici si aggiornano e soffrono, ma sappiate anche che finisce sempre con una birra; se invece leggete perché c’eravate, sapete che non ho esagerato. Quasi mai.

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